Appena arrivata l'ho liberata dal suo scarno imballo di cartone e subito è partita l'ispezione. Fortunatamente non c'erano danni, le premesse erano buone ma una volta accordato lo strumento e regolato il trussrod è emersa subito una certa difficoltà nel suonarla. Action troppo alta e tasti non proprio a livello, soprattutto da metà manico in poi. Armato di pazienza e di olio di gomito, ho smontato le corde, allentato il trussroad, rettificato e ricoronato i tasti con apposite lime. Altra nota dolente il ponte, un pezzo di plastica troppo fragile e alto, davvero di scarsa qualità, già scavato dalle corde alla prima accordatura. Subito lanciato nella raccolta differenziata della plastica e sostituito con un ponte in vero osso bovino, limato il giusto per avere un'action comoda per barre' e fraseggi.
Rimontato le corde in dotazione (davvero non male come qualità) e accordata nuovamente, con una stretta al trussrod per inarcare appena il manico, finalmente risolti tutti i problemi delle note sorde e delle corde che frustavano, action perfetta (al 12ºtasto 2,5mm sul Mi basso e 2mm sul Mi cantino). E con grande stupore la chitarra a iniziato a cantare! Certo ripeto non è una chitarra di gran qualità, però con questi minimi interventi ora suona discretamente bene.
Non pago però della sola sua resa acustica, ho provato ad elettrificarla. Non ho mai amato il suono dei pick-up piezoelettrici sotto il ponte, essendo una appassionato di chitarre elettriche mi piacciono i suoni dei pick-up magnetici e avendone diversi in giro per casa ne ho installato uno proprio dentro la buca della Martin Smith. È un humbucker bello spinto, l'ho fissato con un semplice nastro biadesivo sopra la parte dei poli fissi. Quelli regolabili in altezza sbucano invece appena sopra la tavola armonica. Un piccolo foro sulla fascia, due saldature per il jack e per il filo per mettere a massa le corde e il gioco è fatto: la Martin Smith è diventata un'ottima chitarra acustica elettrificata, potete sentire con le vostre orecchie nel breve video dove è in azione collegata ad una testata valvolare Vox ac15 e un cabinet Marshall 2x12 con coni Celestion vintage30.
In sintesi se siete un po' pratici di liuteria fai-da-te e avete voglia di sperimentare con una chitarra acustica non posso che raccomandare questa, dall'ottimo rapporto qualità prezzo. Se invece siete dei principianti e questa è la prima chitarra, magari forse è meglio orientarsi verso qualcosa di già pronto all'uso senza bisogno di interventi di miglioria. In ogni caso buona musica a tutti!