Un'osservazione banale sulla sua apparenza fisica scatena in Vitangelo Moscarda una profonda crisi esistenziale. Il protagonista intraprende un viaggio introspettivo per scoprire la sua vera identità, confrontandosi con le diverse percezioni che gli altri hanno di lui. Il romanzo esplora temi come l'identità, la percezione della realtà e la follia, con uno stile umoristico e critico.
Uno, nessuno e centomila, capolavoro di Luigi Pirandello, è un romanzo che scava a fondo nella complessità dell'identità umana e nella percezione di sé e degli altri. Pubblicato nel 1926, questo romanzo rappresenta il culmine della riflessione pirandelliana sulla frammentazione dell'io e sulla relatività della realtà.
Vitangelo Moscarda, detto Gengè, vive una vita agiata grazie all'eredità paterna di una banca e ad attività usurarie. La sua esistenza, apparentemente tranquilla, viene sconvolta da un'innocua osservazione di sua moglie, Dida: il suo naso pende leggermente da un lato. Questa semplice constatazione apre in Gengè una profonda crisi esistenziale. Si rende conto che ognuno lo vede in modo diverso, creando una moltitudine di immagini di sé, contrastanti tra loro.
Inizia così un percorso di autoanalisi estremo, un viaggio introspettivo che lo porta a mettere in discussione ogni aspetto della sua vita, dalle sue relazioni alle sue convinzioni più profonde. Gengè cerca di liberarsi dalle maschere sociali che gli sono state imposte, desiderando scoprire la sua vera essenza, quella che va oltre le percezioni altrui.
Il romanzo è ambientato in un contesto sociale borghese, tipico della società italiana del primo Novecento. I personaggi sono caratterizzati da una complessità psicologica notevole, ognuno con le proprie contraddizioni e ipocrisie. Oltre a Vitangelo e Dida, incontriamo altri personaggi che contribuiscono a delineare la complessità delle relazioni umane e la difficoltà di comprendere veramente gli altri.
Uno, nessuno e centomila esplora temi universali e profondamente attuali:
Questo romanzo è un'opera fondamentale della letteratura italiana del Novecento, capace di affascinare e coinvolgere ancora oggi i lettori. La sua profondità psicologica, la sua analisi critica della società e la sua scrittura coinvolgente lo rendono un classico intramontabile, un'opera che continua a stimolare riflessioni sull'identità, la realtà e il significato dell'esistenza.
Autore | Luigi Pirandello |
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Titolo | Uno, nessuno e centomila |
Genere | Romanzo psicologico |
Anno di pubblicazione | 1926 |
Editore | Edimedia |
Lingua | Italiano |
Numero di pagine | 148 |
Formato | Paperback |
ISBN-10 | 8867582283 |
ISBN-13 | 9788867582280 |
Dimensioni | Altezza: 8.5 pollici, Lunghezza: 5.5 pollici, Larghezza: 0.34 pollici |