"Cultura popolare in Italia da Gramsci all'Unesco" analizza l'evoluzione della cultura popolare italiana, dall'influenza di Gramsci ai consumi culturali di massa, attraverso un'analisi storica e teorica e casi di studio approfonditi.
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Il libro "Cultura popolare in Italia da Gramsci all'Unesco" di Fabio Dei, edito da Il Mulino, offre una disamina accurata e critica dell'evoluzione della categoria di cultura popolare in Italia, a partire dall'influenza di Antonio Gramsci fino alle dinamiche contemporanee della società globale e mediale.
L'autore ripercorre la fortuna della categoria di cultura popolare nella seconda metà del Novecento, grazie all'apporto fondamentale di Gramsci e ai suoi concetti di egemonia e subalternità. Vengono analizzati i contributi di figure chiave come De Martino e Cirese, che hanno rinnovato gli studi di folklore, dando vita a una nuova disciplina "demologica".
Il volume ricostruisce gli sviluppi della demologia e il suo declino, in parallelo con l'avvento dei consumi culturali di massa. Dei propone una serie di casi di studio che esplorano la cultura popolare nel contesto della società globale e mediale odierna.
Un'opera imprescindibile per chiunque voglia comprendere a fondo le trasformazioni della cultura popolare in Italia e le sue implicazioni sociali e politiche.
| Titolo | Cultura popolare in Italia da Gramsci all'Unesco |
| Autore | Fabio Dei |
| Editore | Il Mulino |
| Data di pubblicazione | 2016 |
| Lingua | Italiano |
| ISBN-13 | 9788815265609 |
| ISBN-10 | 8815265600 |
| Pagine | 274 |
| Formato | Paperback |
| Dimensioni | 14,3 x 20 cm |
| Genere | Scienze Sociali, Antropologia, Studi Culturali e Sociali |