Democrazia deviata. Perché non ha più senso parlare di governo del popolo

Un'analisi impietosa della crisi democratica contemporanea

"Democrazia deviata. Perché non ha più senso parlare di governo del popolo" di Alessandro Di Battista, edito da PaperFIRST, è un'analisi lucida e senza compromessi dello stato attuale della democrazia in Italia e in Europa. In un'epoca segnata da disaffezione politica, crescente influenza di poteri economici e informazione manipolata, l'autore si interroga sulla reale efficacia del sistema democratico e sulle sue derive.

Un elettorato disilluso

Il libro evidenzia come il crescente astensionismo alle elezioni europee sia sintomo di una profonda disillusione dei cittadini nei confronti della politica tradizionale. La percezione di un sistema in cui le decisioni vengono prese lontano dai Parlamenti, influenzate da interessi economici e poteri occulti, spinge sempre più persone a rinunciare al voto.

Guerra, disinformazione e poteri occulti

Di Battista punta il dito contro la tendenza dei governi ad alimentare conflitti, spesso in contrasto con la volontà popolare, e contro il ruolo dei media, sempre più spesso megafono di fake news e propaganda bellicista. L'autore denuncia la spinta al riarmo promossa dalla Commissione Europea, che rischia di esacerbare ulteriormente le tensioni internazionali e aumentare il rischio di una catastrofe globale.

Un interrogativo cruciale

In questo scenario inquietante, il libro pone una domanda fondamentale: ha ancora senso parlare di democrazia? "Democrazia deviata" è un invito alla riflessione critica e un'esortazione a riappropriarsi del significato autentico del governo del popolo, per costruire un futuro più giusto e pacifico.

Punti di forza del libro:

• Analisi approfondita della crisi democratica.
• Denuncia dei poteri occulti e della disinformazione.
• Riflessioni sul ruolo dei cittadini e della politica.
• Stile chiaro, diretto e incisivo.