Un'antologia cult degli anni '90 che ha segnato un'epoca, con racconti crudi e provocatori di giovani autori italiani che affrontano temi scomodi come la violenza e l'indifferenza.
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A dieci anni dalla sua prima pubblicazione, torna in libreria "Gioventù cannibale", l'antologia che ha infiammato il dibattito letterario degli anni Novanta. Un'opera che ha diviso critica e pubblico, amata e odiata, ma che ha indiscutibilmente lasciato un segno indelebile nel panorama culturale italiano.
Undici autori, giovani e giovanissimi, si fanno portavoce di una generazione disillusa e arrabbiata, che osserva con occhio critico la realtà che la circonda. I loro racconti, crudi e senza filtri, ci trasportano in un mondo fatto di atrocità quotidiane, adolescenza feroce e malinconie di sangue.
Questi scrittori sfuggono alle etichette e ai tentativi di incasellamento. Sono stati definiti "pulp" o "splatter", ma la loro scrittura è molto più complessa e sfaccettata. Attingono a piene mani dal cinema, dalla televisione e dai nuovi media, ma lo fanno in modo naturale e consapevole, senza complessi di colpa.
Dietro l'apparente divertimento e provocazione, si cela un obiettivo ambizioso: inventare linguaggi e stili "all'altezza" del Grande Nemico, ovvero la violenza e il male crescenti che schiacciano i deboli e annegano ogni possibilità di salvezza.
Un libro che non lascia indifferenti, capace di scuotere le coscienze e di stimolare il dibattito.
| Titolo | Gioventù cannibale |
| Autore | Niccolò Ammaniti (e altri) |
| Editore | Einaudi |
| Lingua | Italiano |
| Data di pubblicazione | 1996 |
| ISBN-13 | 9788806183691 |
| ISBN-10 | 8806183699 |
| Copertina | Brossura |
| Pagine | 212 |
| Dimensioni | 11,9 x 19,7 cm |
| Genere | Narrativa |