Idioti, reietti, delinquenti pedagogia, medicina e diritto tra Otto e Novecento

Un'analisi approfondita dell'esclusione sociale tra Otto e Novecento

"Idioti, reietti, delinquenti: pedagogia, medicina e diritto tra Otto e Novecento" di Gianluca Giachery, pubblicato da Ibis nel 2010, è un'opera che esplora la complessa interazione tra medicina, diritto e pedagogia nella classificazione delle patologie infantili e adolescenziali tra l'Otto e il Novecento. Il libro analizza come queste discipline abbiano contribuito a definire figure sociali come il bambino folle, il degenerato morale, il delinquente, l'anormale o il criminale.

Normalità e anormalità: un confine labile

L'autore evidenzia come i concetti di normalità e anormalità, sano e patologico, degenerazione e carattere siano costantemente in contatto, definendo un processo di esclusione e inclusione sociale di individui considerati devianti. Attraverso l'analisi di documenti originali, il libro individua le relazioni profonde tra saperi e discipline che hanno portato all'emergere di figure marginali, idiote e reiette nella modernità.

Un'indagine storica e sociale

Giachery offre una rappresentazione complessa degli eventi storici, focalizzandosi non solo sui personaggi e gli attori coinvolti, ma anche sulle dinamiche che hanno portato all'emarginazione di determinate categorie di individui. Il libro si propone di comprendere come la società abbia costruito l'immagine di coloro che sono considerati "diversi", e come questa costruzione abbia influenzato le politiche sociali e le pratiche educative dell'epoca.

Temi chiave del libro

• La costruzione sociale della devianza infantile e adolescenziale
• Il ruolo della medicina, del diritto e della pedagogia nella definizione delle patologie
• L'analisi delle figure sociali marginali: idioti, reietti, delinquenti
• Le dinamiche di esclusione e inclusione sociale
• L'importanza dei documenti originali per la ricostruzione storica

Perché leggere questo libro

"Idioti, reietti, delinquenti" è una lettura fondamentale per chiunque sia interessato alla storia della pedagogia, della medicina e del diritto, nonché alle dinamiche di esclusione sociale e alla costruzione della devianza. Il libro offre una prospettiva critica e approfondita su un periodo storico cruciale per la definizione delle politiche sociali e delle pratiche educative nei confronti dei soggetti più vulnerabili. È un'opera che stimola la riflessione e invita a interrogarsi sulle categorie con cui ancora oggi classifichiamo e comprendiamo la diversità.