Un'analisi approfondita del ruolo della scienza italiana nelle politiche razziali del regime fascista, con un focus sul coinvolgimento del mondo universitario e le radici ideologiche del razzismo di Stato.
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"Il fascismo e la razza. La scienza italiana e le politiche razziali del regime" di Giorgio Israel è un'opera imprescindibile per comprendere le origini e l'attuazione delle leggi razziali del 1938 in Italia. Il libro analizza il ruolo della scienza italiana, dall'antropologia all'eugenetica, nel fornire una base teorica al razzismo di Stato.
L'autore affronta interrogativi cruciali: le politiche razziali furono un'imposizione esterna o ebbero radici autoctone? Razzismo e antisemitismo erano parte integrante dell'ideologia fascista? Quale fu il ruolo della società italiana e degli intellettuali in questo processo? Israel documenta come il razzismo di Stato trovò sostegno in talune elaborazioni teoriche della scienza italiana.
Il libro esamina il ruolo ambiguo del mondo universitario, che da un lato subì l'espulsione degli scienziati ebrei, ma dall'altro contribuì alla politica razziale del regime. L'autore denuncia anche il processo di rimozione delle compromissioni avvenuto nel dopoguerra.
Con rigore documentale, Giorgio Israel offre un contributo essenziale per fare luce su un capitolo oscuro della storia italiana, stimolando una riflessione critica sul ruolo della scienza e della cultura nella costruzione dell'odio razziale. Quest'opera è un invito a non dimenticare e a comprendere le dinamiche che hanno portato alla tragedia delle leggi razziali.
| Titolo | Il fascismo e la razza. La scienza italiana e le politiche razziali del regime |
| Autore | Giorgio Israel |
| Editore | Il Mulino |
| Lingua | Italiano |
| Data di pubblicazione | 2010 |
| ISBN-13 | 9788815116123 |
| ISBN-10 | 8815116125 |
| Copertina | Hardcover |
| Pagine | 443 |
| Dimensioni | Altezza: 6.25983 pollici, Lunghezza: 8.58266 pollici, Larghezza: 1.29921 pollici |