Minimalismo: Storia e Artisti del Movimento Riduzionista

Minimalismo. Ediz. illustrata

Questo libro esplora il movimento minimalista, documentando i percorsi dei suoi principali esponenti, tra cui Carl Andre, Dan Flavin, Donald Judd, Sol LeWitt e Robert Morris. Il libro analizza anche le opere di altri artisti che hanno contribuito al movimento, come gli scultori Larry Bell, Eva Hesse, John McCracken, Robert Smithson e Anne Truitt, e i pittori Jo Baer, Robert Mangold, Brice Marden, Agnes Martin, David Novros, Robert Ryman e Frank Stella.

EAN: 9780714898315
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Dettagli sul prodotto

Minimalismo: Un'Esplorazione del Movimento Riduzionista

Il termine Minimalismo fu coniato per descrivere il lavoro di un gruppo di artisti americani che, negli anni '60, svilupparono un nuovo tipo di astrazione geometrica integrale o seriale. Questo libro documenta i percorsi dei protagonisti del Minimalismo - Carl Andre, Dan Flavin, Donald Judd, Sol LeWitt e Robert Morris - oltre alle esperienze degli artisti in qualche modo riconducibili al movimento, come gli scultori Larry Bell, Eva Hesse, John McCracken, Robert Smithson e Anne Truitt, e i pittori Jo Baer, Robert Mangold, Brice Marden, Agnes Martin, David Novros, Robert Ryman e Frank Stella.

Un Nuovo Tipo di Astrazione

Il Minimalismo, o Minimal Art, è stato uno dei movimenti artistici più importanti della metà degli anni Sessanta. Si può considerare questa tendenza come la prima affermazione di una scultura americana che si compose di oggetti muti, presentandosi con una ideologia neutra. L'impersonalità dell'artista minimal fu identica a quella del pittore pop che sceglieva uno stereotipo qualsiasi della civiltà che lo circondava, esponendolo come oggetto della sua opera stessa.

Insieme all'arte pop, infatti, il Minimalismo è stata la maggiore corrente artistica americana degli anni Sessanta, consacrata dalla mostra Primary Structures del 1966. I principali protagonisti lavorarono nei primi anni del decennio: Donald Judd (Excelsior Springs, 1928 — Manhattan, 1994), Robert Morris (Kansas City, 1931 — Kingston, 2018), Carl Andre (Quincy, 1935 — Manhattan, 2024), Dan Flavin (Jamaica, 1933 — Riverhead, 1996) e Sol LeWitt (Hartford, 1928 — New York, 2007).

Esplorando la Fisicità della Pittura

In ambito pittorico si distinse Frank Stella (Malden, 1936 — New York, 2024) che dichiarò il significato delle sue operazioni pittoriche: “La mia pittura è basata sul fatto che solo quello che può essere visto là è là. È veramente un oggetto. […] Tutto ciò che voglio che gli altri tirino fuori dai miei quadri, e tutto ciò che io ho sempre preso da loro, è il fatto che tu puoi vedere tutta l'intera idea compositiva senza confusione […] Quello che vedi è quello che vedi.” (dall'intervista di Bruce Glaser, Questions to Stella and Judd, in “Art News”, settembre 1966).

La configurazione modulare e ripetitiva è volta a rinforzare la fisicità dell'oggetto-quadro. Il pittore Robert Ryman (Nashville, 1930 — New York, 2019), portò all'estremo il processo di riduzione minimale del fare artistico. Egli propose la tela come supporto concreto e la pittura nella sua incisiva fisicità. Tuttavia, a differenza di Frank Stella, non utilizzò configurazioni geometriche, ma si concentrò sull'essenza materica della pittura, dando infinita importanza sul processo del dipingere, sulla stesura della materia pittorica.

L'Oggetto come Scultura

Per la mostra alla Green Gallery di New York del 1963 espose una serie di rilievi e strutture in legno o altri materiali, tutti colorati in rosso cadmio. In Untitled (1963) la pittura a olio rosso cadmio chiaro riveste un parallelepipedo di legno, che venne lavorato a macchina, misurato secondo il progetto dell'artista. Una faccia è attraversata da un'apertura tubolare, che costituisce una sorta di canale che crea un passaggio; prima ancora di essere una scultura, in Judd vale come oggetto.

Con questa modalità, le opere dialogano più con l'ambiente che in quanto opere di per sé. Donald Judd, laureato in filosofia, cominciò a fare il pittore verso la metà del Novecento e poi collaborò con alcune riviste come critico d'arte, “Art News” e “Arts Magazine”, dal 1959 al 1965. Realizzò opere che si componevano di strutture geometriche “impilate”. Sono oggetti regolari e taglienti, esposti in rapporto rigoroso con lo spazio che può essere di una galleria o di un museo. Rispetto agli altri minimalisti, Judd fu il più freddo e rigoroso.

Questo libro offre una panoramica completa del movimento minimalista, esplorando le opere e le idee dei suoi principali esponenti. È un'opera essenziale per chiunque desideri approfondire la conoscenza di questo importante movimento artistico.

Specifiche

Caratteristiche Valore
Editore Phaidon
Lingua Italiano
Data di Pubblicazione 2005-07-01
Copertina Rigida
ISBN-13 9780714898315
ISBN-10 0714898317
Dimensioni Altezza: 10.2362 pollici, Larghezza: 11.811 pollici, Spessore: 1.02362 pollici