"Ritratto in piedi" è un'opera intensa e personale in cui Gianna Manzini ripercorre l'infanzia e il rapporto con il padre anarchico, esplorando temi come l'integrità, il sacrificio, la perdita e la riconciliazione attraverso uno stile narrativo modernista e profondamente evocativo.
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"Ritratto in piedi" di Gianna Manzini, edito da Mondadori, è un'opera intensa e profondamente personale in cui l'autrice ripercorre la sua infanzia e il complesso rapporto con il padre, Giuseppe Manzini, figura di spicco dell'anarchismo italiano. Attraverso una narrazione intima e poetica, Manzini esplora il legame indissolubile con un padre che le ha trasmesso un ideale di integrità e sacrificio, un'eredità che ha segnato profondamente la sua vita e la sua arte.
Giuseppe Manzini, fervente anarchico, incarna un modello di coerenza e dedizione assoluta ai propri ideali. La sua figura, segnata da un tragico destino a causa della violenza fascista, rappresenta per la figlia un esempio di rettitudine morale e di coraggio. L'insegnamento paterno, "Non basta averlo un ideale; bisogna esserne degni: capaci cioè di sacrificargli qualsiasi cosa, a cominciare da se stessi", diventa una guida per Gianna, un principio che orienta le sue scelte e il suo percorso esistenziale.
"Ritratto in piedi" è un'opera che si muove tra il memoir e la finzione, un intreccio di ricordi, riflessioni e immaginazione. L'autrice-narratrice esplora lo spazio interiore dei suoi personaggi, dando loro voce e immaginandone i pensieri e le emozioni, in un continuo dialogo tra realtà e invenzione. La narrazione si sviluppa attraverso una molteplicità di voci e piani temporali, creando un mosaico complesso e suggestivo che cattura l'attenzione del lettore.
L'opera si distingue per uno stile insolito e disarticolato, tipico della scrittura modernista. Rievocazioni epifaniche e pensieri emozionati si alternano in un flusso narrativo che riflette la complessità della memoria e dell'esperienza umana. La frammentazione temporale e la pluralità di voci contribuiscono a creare un'atmosfera di sospensione e indeterminatezza, in cui il lettore è invitato a ricostruire il senso della storia attraverso i frammenti sparsi nel testo.
"Ritratto in piedi" è una meditazione profonda sulla vergogna, sul dolore, sulla perdita e sulla possibilità di riconciliazione. Attraverso la rievocazione del passato, l'autrice affronta i fantasmi della sua infanzia e del suo rapporto con il padre, cercando di dare un senso al suo dolore e di superare il trauma della sua scomparsa. L'opera si interroga sul potere dell'arte di liberarci, sulla sua capacità di dare forma anche alla propria insufficienza, trasformando il dolore in bellezza e la perdita in una nuova consapevolezza.
Immergiti in un'opera di rara intensità emotiva e scopri la forza di un legame indissolubile tra un padre e una figlia, un legame che sfida il tempo e la morte.
| Titolo | Ritratto in piedi |
| Autore | Gianna Manzini |
| Editore | Mondadori |
| Data di pubblicazione | 2024 |
| Lingua | Italiano |
| Pagine | 240 |
| ISBN-13 | 9788804769552 |
| ISBN-10 | 8804769556 |
| Genere | Fiction |
| Formato | Libro cartaceo |