Questo libro analizza le trasformazioni psicologiche e caratteriali subite dai partecipanti alla Prima Guerra Mondiale, una guerra tecnologica che frantumò tutte le illusioni e rese i soldati estranei perfino a se stessi.
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Fra il 1914 e il 1918, la Prima Guerra Mondiale ha prodotto mutamenti profondi a livello politico, economico, sociale, culturale e personale. La sensibilità e il mondo interiore di coloro che hanno vissuto l'esperienza bellica sono stati profondamente sconvolti. Costretto per la prima volta dal predominio della tecnologia a una guerra prolungata e statica, chiuso nelle trincee, il soldato ha visto frantumarsi la propria identità in una disgregazione destinata ad avere pesanti ripercussioni nel dopoguerra.
All'interno della propria personalità, il soldato vedeva scavarsi un vuoto, una sorta di "terra di nessuno" psicologica. Le lunghe ore trascorse in trincea alimentavano nevrosi, claustrofobie e fantasie di volo che ridavano forza al mito di Icaro. L'aviatore diventava colui che poteva dominare il teatro di guerra, facendosene spettatore privilegiato.
Attraverso gli apporti di antropologia, sociologia e psicologia, e le testimonianze dei combattenti, Eric J. Leed rilegge in modo originale e innovativo l'"evento guerra", visto in termini non più solo di storia politica o militare, ma di immaginario, emozioni e memoria.
Questo libro è un'analisi profonda e coinvolgente dell'impatto psicologico della guerra sui soldati, un'opera che ci aiuta a comprendere meglio le conseguenze della violenza e la fragilità dell'identità umana.
| Caratteristiche | Valore |
|---|---|
| Titolo | Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella prima guerra mondiale |
| Autore | Eric J. Leed |
| Editore | Il Mulino |
| Data di pubblicazione | 2014-02-27 |
| Lingua | Italiano |
| Copertina | Paperback |
| ISBN-10 | 8815251359 |
| ISBN-13 | 9788815251350 |